Carissimi Cavalieri e Dame,
il momento dell’Investitura e la Professione di Fede sono il momento più significativo e suggestivo dell’ingresso nella Sacra Milizia Birgittiana ed è per questo motivo che io, al pari dei miei predecessori, ho ritenuto di non doverli in alcun punto modificare.
Il rituale è rimasto, di fatto, quasi lo stesso che volle S. Brigida di Svezia quando fondò il nuovo Ordine Equestre; la nostra Santa Patrona non intese mai utilizzare le armi nel senso letterale della parola ma volle, invece, che le armi di luce dei suoi Cavalieri fossero la Fede, la Speranza, la Carità e volle che seguissero la Strada ed il Verbo del Santissimo Salvatore; prova ne è che tra gli scopi della Milizia ci fosse quello di aiutare le vedove e gli orfani, di seppellire i morti e di dare conforto ed aiuto a tutte le persone sofferenti, ma mai quello di combattere con le armi.
Durante il mio magistero farò quanto in mio potere per tenere fede al giuramento prestato e sarò di sprone continuo affinché ogni Cavaliere o Dama, quale che ne siano il grado o la qualifica, tengano sempre vivo il ricordo ed il giuramento fatto durante l’Investitura.
Prego il Signore, la Vergine Maria e S. Brigida affinché mi diano la forza e la capacità di tenere sempre vivo lo spirito cavalleresco della nostra Milizia.
Mi è gradita l’occasione per porgere a Voi tutti un fraterno e cavalleresco abbraccio
Federico Abbate de Castello – Gran Maestro
RITUALE DELL’ INVESTITURA E PROFESSIONE DI FEDE
RITUALE DELL’INVESTITURA
Il Mantello Crociato,gli Scapolari, i ceri, gli Statuti e l’Acqua Benedetta vanno collocati su un tavolo vicino all’ Altare.
Dalla parte del Vangelo una sedia per il Sacerdote celebrante.
Tutti gli aspiranti, prima di iniziare la cerimonia, recitano insieme la preghiera dettata dal Ven. Pontefice Clemente XI:
“ Io credo, o Signore, ma ch’io creda più fermamente; spero, ma ch’io speri con maggiore sicurezza; amo, ma ch’io mi dolga con maggiore veemenza.
Adoro Te, come primo principio, desidero Te come ultimo fine, lodo Te come benefattore perpetuo, invoco Te, come difensore propizio.
Dirigimi con la Tua sapienza, tienimi in freno con la Tua giustizia, confortami con la Tua clemenza, proteggimi con la Tua potenza.
Ti consacro le cose a cui devo pensare, affinché mi vengano da Te; le cose che devo dire, affinché riguardino Te; le cose che devo fare, affinché siano conformi a Te; le cose che devo sopportare, affinché le sopporti per Te.
Voglio ciò che vuoi Tu, lo voglio perché lo vuoi Tu, lo voglio nel modo come lo vuoi Tu, lo voglio finché lo vuoi Tu.
Ti prego che Tu illumini il mio intelletto, che infiammi la mia volontà, purifichi il mio corpo, santifichi l’anima mia.
Ch’io pianga le iniquità passate, respinga le tentazioni future, corregga le tendenze viziose, coltivi le sante virtù.
Accordami, o buon Dio, l’amore di Te, l’odio di me, lo zelo del prossimo, il disprezzo del secolo.
Ch’io mi studi di obbedire ai Superiori, di aiutare gli inferiori, di provvedere agli amici, di perdonare ai nemici.
Ch’io vinca la voluttà con l’austerità, l’avarizia con la liberalità, l’iracondia con la mansuetudine, la tiepidezza col fervore.
Fammi prudente nei miei propositi, costante nei pericoli, paziente nelle cose avverse, umile nelle prospere.
Fa, o Signore, ch’io sia attento nell’orazione, sobrio nel cibo, diligente nel dovere, stabile nei proponimenti.
Ch’io sia sollecito d’avere l’innocenza al di dentro, la modestia al di fuori, il contegno esemplare, la vita regolare.
Ch’io vegli senza posa a domare la natura, a coltivare la grazia, ad osservare la legge, a meritare l’eterna salute.
Ch’io impari da Te quanto sia poca cosa ciò che è terreno, quanto grande ciò che è divino, quanto breve ciò che finisce, quanto durevole ciò che è eterno.
Concedimi ch’io sia preparato alla morte, che tema il giudizio, eviti l’inferno, ottenga il Paradiso.
Così sia.”
A questo punto i presenti si rivolgono alla Santissima Trinità con la seguente invocazione:
“ Trinità Sacrosanta, divinità indivisibile del padre, del Figliuolo e dello Spirito Santo, primo nostro Principio ed ultimo nostro fine, giacché ci faceste a Vostra immagine e somiglianza, fate che ai Vostri santissimi voleri siano sempre conformi tutti i pensieri della nostra mente, tutte le parole della nostra lingua, tutti gli affetti del nostro cuore e tutte quante le nostre ispirazioni, affinché, dopo averVi quaggiù veduto in specie e in enigma per mezzo della fed giungiamo finalmente a contemplarVi faccia a faccia, possedendoVi perfettamente per tutti i secoli in Paradiso.
Così sia “.
La terza preghiera deve essere rivolta alla Vergine Santissima Immacolata.
I Cavalieri e le Dame si rivolgono alla madre Celeste con le seguenti parole:
“ Santissima Vergine Maria, noi ci rallegriamo con Voi della gloria sempre nuova che Vi acquistate nella Santa Chiesa con le più prodigiose manifestazioni; esultiamo al magnifico sfoggio di prodigi che operate; godiamo di veder crescere ogn’ora l’amore e la devozione dei popoli verso di Voi; siamo lieti di predicarVi e di riconoscerVi , dopo Dio, nostra speranza, nostro rifugio, nostra salvezza! Così sia.”
I Cavalieri di S. Brida di Svezia sono anche fedelissimi della Croce, segno di redenzione perciò con cuore contrito rivolti alla Croce invocheranno:
“Con tutte le forze del mio cuore io vi amo, vi lodo, vi benedico, vi adoro, o vera Cattedra di sapienza per tutti i popoli della terra, o arma debellatrice di tutte le infernali potenze, o strumento inestimabile della comune redenzione, santissima Croce di Gesù Cristo. Voi, nobilitata dal sangue dell’Agnello Divino, siete divenuta tutt’insieme la speranza dei peccatori, il conforto dei penitenti, la consolazione dei giusti e il carattere distintivo di tutti i discepoli del vero Dio. Possa io apprendere finalmente quelle divine lezioni di umiltà, di pazienza, di mansuetudine, di carità, di costanza, che ci diede morendo sopra di Voi l’Autore della nostra Fede, il Consumatore della nostra salvezza.
Così sia.”
Le preghiere preliminari devono terminare con questa invocazione alla Santa Protettrice e Fondatrice Brigida di Svezia:
“ O Signore Dio Nostro, che per mezzo del Tuo Unico Figlio hai rivelato alla Beata Brigida i segreti celesti, concedi a tutti noi, tuoi servi, per intercessione di lei, di gioire festanti nella visione della Tua Gloria sempiterna” (dall’Orazione nella Messa in onore della Santa)
“ Rosa che diffondi bontà, Stella che irradi fulgore, Brigida, Vasello di grazia, comunica pietà celestiale, istilla purezza di vita in questa valle.” (Dalla preghiera del Beato Nicola Hermansson, Vescovo di Linkoping – 1374)
A questo punto l’aspirante raggiunge il tavolo per prendere il mantello sopra deposto, lo dispone su ambo le braccia con la Croce in alto e lo presenta al Celebrante. Questi benedice il mantello e invita l’aspirante ad offrirlo al dignitario dell’Ordine che l’aspirante stesso ha scelto come padrino. Il Dignitario accetta il mantello, lo dispone sulle spalle dell’aspirante pronunciando le seguenti parole: “ ti riconosco fratello”.
Il Sacerdote porge una candela accesa al nuovo Cavaliere o Dama dicendo:
“ Ricevi, carissimo fratello, il lume di Cristo, in segno della tua immortalità, affinché, morto al mondo, viva per Dio, fuggendo le opere delle tenebre. Risorgi da morte e Cristo ti illuminerà. Così sia.”
Nel porgere al Cavaliere o Dama il libretto degli Statuti ed il Rituale, il Sacerdote celebrante dice:
“ Ricevi il libro degli Statuti dell’Ordine Militare dei Cavalieri di Santa Brigida di Svezia e il Rituale dell’Ordine e rimani fedele agli obblighi del tuo stato fino alla morte. Così sia.”
Il Cavaliere risponde: “ accetto gli Statuti che osserverò e rispetterò e dichiaro solennemente la mia fedeltà”
Qui giunti il Cavaliere o la Dama viene accompagnato dal Padrino di fronte al Gran Maestro. Questi indirizza all’investito le seguenti parole:
“ I Cavalieri di Santa Brigida di Svezia ti accolgono con gaudio nell’Ordine e ti considerano fin d’ora un caro fratello ( o sorella) in Santa Madre Brigida.”
Il Gran Maestro, quindi, snuda la spada e dopo che il candidato si è inginocchiato lo tocca sulle spalle tre volte con la lama pronunciando le seguenti parole:
“ Da questo momento, caro fratello, sei Cavaliere nella Milizia del SS Salvatore di S. Brigida di Svezia, che il Sommo Iddio e la gloriosa Patrona possano infonderti la forza ed il coraggio per tener viva fino alla morte, la fiamma delle virtù dell’antica Cavalleria” (Questo atto è riservato ai soli Cavalieri)
PROFESSIONE DI FEDE
( a richiesta del Cavaliere o Dama)
Se il Cavaliere o la Dama desidera dichiarare solennemente la propria professione di fede ed emettere i voti torna davanti al celebrante, con alla sinistra il padrino, e deve rispondere alle seguenti domande del Celebrante:
Fratello, che cosa domandi?
La misericordia Divina e la grazia di emettere la professione nell’Ordine dei Cavalieri di Santa Brigida di Svezia
Fai innanzitutto professione delle verità che ogni cristiano è obbligato a credere per arrivare alla vita eterna.
Io credo in Dio Padre ecc.
Sei tu fermamente risoluto di osservare fedelmente i voti fino alla morte?
Si, Padre, lo spero con la grazia di Dio
Il Sacerdote rivolge una breve esortazione al cavaliere o alla dama, illustrando la natura e l’importanza delle obbligazioni che il novizio sta per assumere.
Il celebrante, poi, asperge il cavaliere o la dama con l’acqua benedetta.
Indi, postisi tutti a sedere, il cavaliere o la dama in ginocchio, legge la seguente formula della professione precedentemente sottoscritta di propria mano:
“ Io…………… faccio la mia professione solenne e giuro alla Santissima Trinità. Alla Gloriosa ed Immacolata Vergine Maria e alla Santa Patrona Brigida di Svezia, come anche ai Superiori dell’Ordine, obbedienza, castità ed umiltà secondo il mio stato. Per la Passione di Nostro Signore Gesù cristo giuro fedeltà, fino al supremo sacrificio, alla Sede Cattolica Apostolica Romana ed al legittimo successore di Pietro, Vicario di Gesù Cristo. Prometto di seguire gli Statuti del mio Ordine e, con l’aiuto della grazia divina, spero di osservare e mantenere il mio giuramento fino alla morte.
Signore Iddio, cui nulla è impossibile e che tanto puoi, dammi il vigore per compiere le azioni del bene e nel bene perseverare.
San Michele Arcangelo, proteggimi e aiutami nel mio santo proposito, Amen-“
Il Sacerdote risponde:
“ Prendo atto della tua professione alla maggior gloria della Santissima Trinità, della Vergine Immacolata e di S. Brigida di Svezia e, in nome del Signore Dio degli eserciti, ti faccio sperare la vita eterna nel nome del Padre. Del Figlio e dello Spirito Santo”.
Il nuovo professante si reca all’altare per deporre, dalla parte dell’epistola, la formula della sua professione come segno della perfetta consacrazione a Dio. Torna poi ad inginocchiarsi dinanzi al Sacerdote dicendo:
“ Conferma, o Signore Iddio, quello che hai operato in me dal tuo santo tempio che è in Gerusalemme “.
A questo punto bisogna invocare l’aiuto dello Spirito Divino. Il sacerdote s’inginocchia per recitare insieme ai Cavalieri, alle dame ed a tutti i fedeli il “ Veni Creator Spiritus”.
Terminato il canto il Celebrante continua:
“ Kyrie eleison. Christe eleison.
Kyrie eleison. Pater noster (segreto)
Et ne nos inducas in tentationem.
Sed libera nos a malo.
O Dio, che hai ammaestrato i cuori dei fedeli per mezzo dei lumi dello Spirito Santo, concedi a noi, in virtù dello stesso Spirito, un retto sentire e di godere sempre delle sue consolazioni.
Dà, Signore Dio, a questo tuo servo di godere perpetua sanità di anima e corpo e, per l’intercessione potente della Beata Maria sempre Vergine, di essere liberato dalla tristezza presente e ammesso all’eterna allegrezza.
Dio, che non desideri la morte del peccatore, ma cerchi sempre l’emendazione della vita con penitenza, ti supplichiamo perché ti degni di concedere a questo tuo servo, che oggi rinuncia alla vanità del secolo, la grazia della tua grande pietà, onde, ammesso a far parte delle tue schiere, passi la vita presente nel tuo servizio in modo da meritarsi il premio dell’eterno guiderdone nel Cielo col dono della Tua grazia. Per Gesù Cristo nostro Signore. Così sia.”
Quindi si canta il Salmo:
Lodate il Signore, Nazioni tutte: lodatelo tutti poiché la sua misericordia si è stabilita sopra di noi: e la verità del Signore sta in eterno. Gloria ecc.
Terminate le preghiere in comune il sacerdote benedice lo scapolare:
“ il nostro aiuto è nel Signore che ha fatto il cielo e la terra: Signore esaudisci la mia preghiera: Le mia grida giungano a Te. Il Signore sia con voi, e con il tuo spirito
PREGHIAMO
“ O Signore Gesù Cristo, che ti degnasti di rivestire la nostra carne mortale, noi scongiuriamo l’abbondanza dell’immensa tua generosità affinché ti degni benedire queste vesti che la nostra S. Patrona Brigida di Svezia vollero fossero portate perché questo tuo servo, rivestito di esse, meriti di rivestire te stesso, che vivi e regni per tutti i secoli dei secoli. Così sia. “
(ciò detto il Sacerdote asperge lo scapolare con l’acqua santa)
Ormai la professione di fede è compiuta. Il cavaliere o la dama attende in ginocchio la solenne investitura. Il celebrante investe il cavaliere o la dama imponendo loro lo scapolare dell’Ordine (uno scudo di lana bianca con nel centro la Croce dell’Ordine), mentre pronuncia la seguente formula sacra che è la medesima, salvo lievi modifiche, di quella in uso ai tempi della Santa Patrona:
“ O Santissimo Signore, Padre Onnipotente, Dio eterno Gesù Cristo Dio e Uomo, Spirito Divino, Voi che ordinate tutte le cose e le disponete secondo il nostro bene, che reprimete la malizia dei perversi e proteggete la giustizia; Voi che, per il Beato Giovanni, avete fatto dire ai soldati che vennero a trovarlo nel deserto di non molestare nessuno ma di accontentarsi della paga avuta, concedeteci la Vostra clemenza, o Trinità Augusta. Siete Voi che date trionfo alle Nazioni che non V’invocano, che avete la potestà di ricondurre alla Chiesa Apostolica Universale le pecorelle smarrite, che potete distruggere i superbi; accordate ora similmente la forza e l’audacia nella difesa della fede e della giustizia al Vostro servitore che curva qui il capo dinanzi alla Vostra Divina Presenza sotto il giogo della Sacra Milizia, accordategli un aumento di fede, di speranza, di carità; dategli insieme il Vostro timore ed il Vostro amore, l’umiltà, la perseveranza, l’obbedienza, la pazienza, la castità: disponete in lui tutto così bene che possa sempre disporre di ciò che la Provvidenza vorrà elargirgli per difendere ciò che è giusto ed equo; proteggete infine la sua opera perché possa aiutare la Chiesa Cattolica nella conversione degli infedeli e nella propagazione della fede.
Tu, perciò,………….. ricordando la Passione del nostro Salvatore, ricevi (e impone lo scapolare al collo del cavaliere o dama) questa insegna d’amore, di fortezza, di fede, di castità, nel nome Augusto della SS. Trinità. Dell’Immacolata Vergine Maria e della nostra Santa Patrona Brigida di Svezia e servitene per la tua difesa spirituale e per quella della Santa Chiesa di Dio, per la confusione dei nemici della Croce e della fede cristiana e cerca di fare sempre del bene per guadagnare a te e ai tuoi fratelli il santo Paradiso. La schiera degli Angeli celesti ti protegga e ti guidi: Amen”,
Terminata la cerimonia dell’investitura, il Sacerdote s’inginocchia e intona il TE DEUM, che alternativamente si canta e si recita con gli astanti.
Il sacerdote presenta il Crocifisso al nuovo professo e glielo fa baciare come segno di eterna fedeltà.
Infine benedice i Cavalieri e le Dame con il Crocifisso stesso dicendo:
Pax et Benedictio Dei Omnipotentis
Pastris et Filii et Spiritus Santci discenda
Super vo set maneat semper. Amen
Così termina la cerimonia dell’Investitura e della Professione di Fede che consacra i Cavalieri e le Dame di S. Brigida di Svezia nella più grande Milizia Cristiana.